Nei guai anche il rifornitore del fucile e dei colpi
SELVA DI CADORE (Belluno)— Faceva tiro al bersaglio sui cartelli della strada regionale, comodamente affacciato alla finestra di casa, fino a quando la polizia, seguendo le traiettorie dei colpi, lo ha trovato e ammanettato. Un cacciatore di Selva, M.S. di 38 anni è stato arrestato per detenzione illegale di armi e il suo «rifornitore », G.P. di 69, originario di Trento ma con un appartamento anche a Selva, denunciato con l’ulteriore accusa di cessione di armi senza licenza. Gli agenti della polizia amministrativa e sociale della questura di Belluno, coadiuvati dai colleghi della polizia provinciale, avevano fatto partire diverse settimane fa i controlli dopo aver notato alcuni colpi sparati sui cartelli stradali della regionale 251.
Le traiettorie oblique puntavano tutte all’abitazione del più giovane dei due cacciatori, così gli agenti all’alba di ieri hanno organizzato una perquisizione che ha portato alla luce un fucile calibro 22 marca «Voere kufstein austria», modello «Laufthal 3», con matricola abrasa e 270 munizioni. Nonostante l’incredulità, per l’uomo è scattato l’arresto a Baldenich mentre gli agenti, ottenuta l’informazione su chi gli aveva fornito l’arma, hanno subito proseguito con la perquisizione anche delle abitazioni del secondo cacciatore, sia a Selva che a Trento, dove erano nascoste due pistole, di cui una da guerra, oltre a decine di munizioni sia da guerra che per armi comuni. A causa dell’età avanzata dell’uomo e della sua assenza al momento del controllo (fosse stato presente sarebbe subentrata la flagranza, che ne avrebbe consentito l’arresto) nei suoi confronti è scattata soltanto la denuncia a piede libero. L’ultimo arresto per detenzione illegale di armi da fuoco risale a luglio sempre a Selva, quando 72enne era stato trovato in possesso (per la seconda volta) di una vera e propria Santa Barbara: tritolo, dinamite, bombe a mano e una serie di fucili.
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