C'è gente che lavora per far passare un'idea positiva di tutela degli animali, di sviluppo compatibile con l'ambiente, compatibile con il futuro. Ci sono alcuni che fanno esattamente l'opposto. E ci sono anche casi in cui si rimane senza parole.
Ed è proprio il caso del presidente dell'associazione venatoria FEDERCACCIA di via Piccinni n°46 di Corato, il quale, è anche responsabile provincialedell'associazione ambientalista locale Guardie Ambientali d'Italia (che guarda caso condivide la stessa sede), che chiede e preme la Regione Puglia per istituire e gestire una zona per cacciatori di addestramento cani con abbattimento tutto l'anno, peraltro in un'area già dilaniata ambientalmente, ovvero, la "Murgetta" agro di Corato. Uno schiaffo a chi ambientalista lo è per davvero, a chi difende gli animali e la natura ogni giorno, anche con i denti, e, che, pur di regalare anche ad un solo uccellino - strappato all'attività venatoria - la libertà ci mette la propria faccia e la propria responsabilità ed anche il proprio denaro pur di onorare la vita di tutti gli essere viventi.
Forse è per questo che la locale associazione Guardie Ambientali d'Italia, il cui presidente comunale è un altro noto cacciatore, ad oggi non ha alcun riconoscimento comunale e regionale, pur avendo svolto attività di protezione civile e altro.
L'Associazione nazionale GUARDIE PER l'AMBIENTE prende le distanze da questo modo affaristico di fare "ambiente" e di "tutela degli animali" da parte di questi soggetti che vogliono apparire ambientalisti ma che di fatto sono cacciatori (o ne rappresentano gli interessi). Non si può essere contro la caccia e poi favorirla con la richiesta di istituzione di una Zona di Addestramento Cani (ZAC) in cui si possono ammazzare gli animali in ogni periodo dell'anno e a due passi dalle numerose villette della "Murgetta", permettendo ad orde di cacciatori - provenienti da ogni dove - di sparare ad ogni ora del giorno e in un qualunque giorno dell'anno per ammazzare prede per il divertimento di una scellerata politica venatoria senile che non riesce più a guardare alle mutazioni sociali ma appena al proprio piatto di lenticchie.
Questa "barzelletta" commenta il Presidente nazionale della GUARDIE PER L'AMBIENTE è un film già visto.
Già nel 2005, proprio il Presidente nazionale dell'Associazione GUARDIE PER L'AMBIENTE smascherò un altro falso ambientalista coratino che si era seduto sulla poltrona del Comitato Tecnico Provinciale di Bari per la Tutela Faunistico Venatoria. Il TAR Puglia (con la Sent. n°1538/2005) lo "caccio" fuori da Comitato perché formalmente ambientalista ma nei fatti solo un cacciatore. Il vecchio gioco del lupo che si traveste da agnellino forse per carpire la buona fede di chi all'ambiente e agli animali ci tiene sul serio, danneggiando nei fatti questi ultimi.Forse è per questo che la locale associazione Guardie Ambientali d'Italia, il cui presidente comunale è un altro noto cacciatore, ad oggi non ha alcun riconoscimento comunale e regionale, pur avendo svolto attività di protezione civile e altro.
Nel merito della questione ZAC, il Comitato Tecnico Regionale Faunistico-Venatorio chiamato il 6 giugno 2012 ha vagliare la richiesta, dovrà fare i conti con l'art. 59 del "Regolamento di Polizia Urbana" del Comune di Corato (approvato con Delibera di C.C. n°24/2010) e con i diversi vincoli (anche paesaggistici) che impedirebbero la realizzazione della stessa Z.A.C. in un'area fortemente antropizzata da case, ville, famiglie, bambini e antenne!
Scenderemo in piazza se sarà necessario - tuonano Associazione nazionale GUARDIE PER l'AMBIENTE - e chiederemo ai proprietari delle aree di revocare il loro benestare all'istituzione di quest'area che non vogliamo affatto, forti ancora del ricordo di quanto accadde nella ZAC “Piano Mangieri”. E poi non si può "battagliare" ancora sulla Murgetta per l'interesse di uno sparuto gruppo di scriteriati cacciatori che vogliono divertirsi ad ammazzare facili prede a sangue caldo. Gli animali si rispettano, non si ammazzano!
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