I cacciatori avevano organizzato una rassegna per far conoscere ai ragazzi delle scuole valori e obbiettivi dell'attività venatoria. Alla Casa del Giovane non si è fatto vivo nessuno
I cacciatori bergamaschi organizzano una rassegna provinciale per spiegare ai ragazzi delle scuole valori ed obiettivi dell’attività venatoria. Ma all’appuntamento di questa mattina a Bergamo, non si è presentato nemmeno un alunno. Il programma della Rassegna provinciale di Gestione Venatoria è proseguito dunque tra gli addetti ai lavori, per la soddisfazione degli animalisti, che proprio questa mattina, davanti alla Casa del Giovane, dov’è organizzata l’iniziativa, hanno manifestato contro la caccia. “Abbiamo constatato con grande soddisfazione che neppure una scolaresca ha aderito alla rassegna – dicono gli animalisti – Docenti e genitori hanno mostrato intelligenza e coscienza, boicottando l'iniziativa di chi vorrebbe insegnare ai giovani che uccidere è una cosa bella e giusta”.
La tensione a distanza tra i cacciatori del circolo orobico dell’Uncza e i militanti dell’associazione Cento per cento animalisti aveva iniziato a montare già mercoledì notte, quando gli animalisti avevano appeso all’entrata della Casa del Giovane uno striscione con la scritta “Cacciatore educatore? Ecco il vostro professore” e una freccia ad indicare Pietro Pacciani, per anni sospettato di essere il mostro di Firenze. “Non è certo merito loro se le scuole non sono arrivate – spiega Marco Bonaldi, presidente del circolo Uncza delle Prealpi Orobiche, che organizza la manifestazione – L’iniziativa si sta comunque svolgendo come da programma. Noi avremmo soltanto voluto spiegare ai ragazzi che non siamo assassini, né terroristi, ma gestori dell’ambiente e della fauna, in grado di saper governare animali e natura, e di conoscere lo stato di salute dell’ambiente che ci circonda”.
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