mercoledì 6 dicembre 2017

Caccia, ecco perché in Italia c'è il Far west



I cacciatori continuano a sparare indisturbati in tutta Italia, in barba alle leggi italiane e internazionali. Ma come si è creato negli anni questo vero e proprio Far west nel nostro Paese? Con l'assenza di regole, ovvero con l'assenza dello Stato legata al susseguirsi di Governi che, come quello attuale, con il loro immobilismo non hanno mai garantito il rispetto delle norme. Regole che, nel caso della caccia, dovrebbero essere garantite dai Piani faunistici-venatori delle Regioni

Purtroppo attualmente solo dieci Regioni in tutta Italia hanno un Piano faunistico e, di queste, appena quattro lo hanno aggiornato, come previsto dalla legge. Ed è proprio su questo che oggi abbiamo interrogato in Aula il Ministero delle Politiche Agricole.

La risposta del Governo. Siamo ormai a fine Legislatura e, nonostante la nostra risoluzione approvata nel 2014, il Governo ci ha risposto che i Piani faunistici venatori non sono ancora stati adottati né aggiornati da quasi nessuna Regione italiana perché 'mancano ancora le linee guida del Ministero dell'Ambiente per le Valutazioni d'Incidenza Ambientale' sui siti che ricadono nella Rete Natura 2000, così come previsto dalla direttiva Ue Habitat.

Un gap normativo tutto italiano che, oltre a creare un danno alla biodiversità italiana e internazionale, crea i presupposti per una nuova procedura d'infrazione europea che rischia di tradursi in un nuovo spreco di soldi pubblici. Nessuna risposta invece sulle cinque specie di uccelli protette (tortora selvatica, coturnice, pavoncella, moriglione, tordo sassello) classificate dal nuovo rapporto 'Birds in Europe' come 'Spec 1', ovvero specie minacciate a livello globale che andrebbero immediatamente escluse dai calendari venatori e tutelate e che invece sono tuttora cacciate.

Sono anni che la caccia si svolge in un regime di illegalità in quasi tutta la Penisola proprio a causa di quest'assenza di regole favorita dall'immobilismo del Governo e delle Regioni, in un rimpallo continuo di responsabilità. Un crimine che non colpisce solo il ricco patrimonio di biodiversità italiano, visto che il nostro Paese è da sempre noto come una stazione di sosta fondamentale per la migrazione di tante specie dell'avifauna.

Chiara Gagnarli e Paolo Parentela, M5S Camera - Commissione Agricoltura